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La guida alla lettura alla presenza, per la prima volta nella storia, del metropolita di Pergamo Joannis Zizioulas, considerato il più grande teologo vivente dell’ortodossia, in rappresentanza del patriarca Bartolomeo. Padre Lombardi: “Il testo completo è stato inviato con una mail a tutti i vescovi del mondo”

CITTA’ DEL VATICANO – Era stata anticipata (QUI IL TESTO INTEGRALE), ed era attesissima. Ma la presentazione ufficiale dell’Enciclica ‘verde’ di Papa Bergoglio, Laudato Si’, si è tenuta solo oggi in Vaticano. Non c’era mai stata fino ad ora “un’intensa e prolungata attesa di un singolo documento. L’umanità ha dimostrato di aver desiderato questo documento”, ha detto padre Lombardi, portavoce della sala stampa Vaticana.

Sono i ‘comandamenti verdi’ di Francesco. E nell’Enciclica, l’ultimo capitolo stila un vademecum per educare al rispetto dell’ambiente. Tra gli esempi suggeriti dal Pontefice: “Evitare l’uso di materiale plastico o di carta, ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, cucinare solo quando ragionevolmente si potrà mangiare, trattare con cura gli altri esseri viventi, utilizzare il trasporto pubblico”. Il Papa benedice perfino il ‘car sharing’: “Condividere un medesimo veicolo tra varie persone”. Tra i consigli ambientalisti anche quello di “piantare alberi e spegnere le luci inutili. Tutto ciò fa parte di una creatività generosa e dignitosa, che mostra il meglio dell’essere umano”.

L’embargo era previsto alle 12, un’ora prima c’è stata la guida alla lettura alla presenza del metropolita di Pergamo Joannis Zizioulas, il più grande teologo vivente dell’ortodossia, in rappresentanza del patriarca Bartolomeo. E’ il primo caso nella storia di un’enciclica del Papa di Roma presentata da un alto rappresentante di un’altra Chiesa cristiana. Francesco ha sempre riconosciuto infatti di essere stato ispirato per questa enciclica dal patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, autore di precedenti testi sulla cura del creato

Alla conferenza anche il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del Pontificio consiglio della giustizia e della pace, e due specialisti della materia di fama mondiale: i professori John Schellnhuber, fondatore e direttore del Potsdam Institute for Climate Impact Research, e Carolyn Woo, presidente del Catholic Relief Services e già decano del Mendoza College of Business, University of Notre Dame, Usa. Nell’Aula del Sinodo c’erano poi una maestra romana, Valeria Martano, insegnante da vent’anni nelle periferie della Capitale, e due romani, Marco Francioni e Giovanna La Vecchia.

Durante la presentazione è apparsa anche Cristoforetti. Una fotografia dell’astronauta è stata è stata proietttata sul grande schermo, AstroSamantha che dalla sua missione, recentemente conclusa, mostra un cartello con sopra scritto: “Cambiate i cambiamenti climatici”.

La nota scritta a mano. Un’introduzione, sei capitoli e due preghiere conclusive. E’ la prima Enciclica tutta di papa Francesco. “Il testo completo dell’Enciclica è stato inviato a tutti i vescovi del mondo due giorni fa, con una piccola nota scritta a mano dal Papa come segno della comunione ecclesiale”, ha spiegato padre Lombardi. “Caro fratello – scrive Bergoglio nel biglietto autografo – nel vincolo della carità unita e pace in cui viviamo come vescovi ti invio la mia lettera accompagnata dalla mia benedizione, uniti nel Signore e per favore non dimenticarti di pregare per me”.

La divulgazione attraverso il web. “Il Papa ha voluto dare una particolare rilevanza ecclesiale a questa Enciclica – ha detto Lombardi -. Da circa un mese, approfittando del web, Francesco ha cominciato a preparare l’Enciclica con i Vescovi di tutto il mondo”. Due giorni fa, poi, “ha inviato a tutti i Vescovi una mail con la quale ha consegnato l’Enciclica. Ognuno ha ricevuto una sua nota personale”

L’obiettivo dell’Enciclica. Secondo il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, lo scopo del Laudato Si’, “Non è quello di intervenire” sul dibattito scientifico ma “nella prospettiva dell’Enciclica è sufficiente che l’attività umana sia uno dei fattori che spiegano i cambiamenti climatici perché ne derivi una responsabilità morale grave di fare tutto ciò che è in nostro potere per ridurre il nostro impatto e scongiurare gli effetti negativi sull’ambiente e sui poteri”.

La speranza. “Papa Francesco riconosce che nel mondo si va diffondendo la sensibilità per l’ambiente e la preoccupazione per i danni che esso sta subendo. In base a questa constatazione, mantiene uno sguardo di fiduciosa speranza sulla possibilità di invertire la rotta” ha detto il cardinale Peter Turkson.

I tweet del Papa. Durante la presentazione in assenza di Francesco, su Twitter sono apparsi una serie di pensieri

 

Popoli hanno pagato prezzo salvataggio banche. Già il “salvataggio a ogni costo delle banche è stato fatto pagare alla popolazione”: Oggi non facciamo pagare ai popoli il prezzo della crescita ad ogni costo, “rallentiamo il passo”, e puntiamo a uno “stile di vita” conciliabile con la difesa integrale dell’ambiente e della vita di tutti i popoli, scrive il Papa. “Non si è imparata la lezione della crisi finanziaria mondiale e con molta lentezza si impara quella del deterioramento ambientale”. Francesco critica apertamente il laissez-faire che costituisce il caposaldo del liberismo economico quando bolla come “relativismo”: “La finanza soffoca l’economia reale. Il mercato da solo non garantisce lo sviluppo umano integrale e l’inclusione sociale”.

Rischio di guerra con armi nucleari. “La guerra causa sempre gravi danni all’ambiente e alla ricchezza culturale dei popoli, e i rischi diventano enormi quando si pensa alle armi nucleari e a quelle biologiche” scrive Bergoglio in un passaggio diverso dalla bozza pubblicata recentemente su Internet. “Si richiede dalla politica una maggiore attenzione per prevenire e risolvere le cause che possono dare origine a nuovi conflitti”, scrive francesco.

Controllo dell’acqua fonte di guerra. E’ “prevedibile che il controllo dell’acqua da parte di grandi imprese mondiali si trasformi in una delle principali fonti di conflitto di questo secolo” continua papa Francesco definendo l’accesso all’acqua potabile e sicura “un diritto umano essenziale, fondamentale e universale”. La “povertà di acqua pubblica si ha specialmente in Africa” e “un problema serio è quello della qualità dell’acqua disponibile per i poveri, che provoca molte morti ogni giorno”.

Serve decrescita. “E’ arrivata l’ora di accettare una certa decrescita in alcune parti del mondo procurando risorse perché si possa crescere in modo sano in altre parti” continua Francesco. “Sappiamo che è insostenibile il comportamento di coloro che consumano e distruggono sempre più, mentre altri ancora non riescono a vivere in conformità alla propria dignità umana. Per questo è arrivata l’ora di accettare una certa decrescita”, scrive francesco. Il Papa precisa: “Nessuno vuole tornare all’epoca delle caverne, però è indispensabile rallentare la marcia per guardare la realtà in un altro modo e recuperare i valori e i grandi fini distrutti da una sfrenatezza megalomane”.

Media e scienziati parlano comodi a casa loro. Il degrado ambientale che colpisce soprattutto gli “esclusi”, sembra una “appendice”, nelle discussioni di tanti “professionisti, opinionisti, mezzi di comunicazione e centri di potere” lontani dalle aree interessate, “senza contatto diretto coni loro problemi” afferma l’Enciclica.

Il futuro a rischio. “Le previsioni catastrofiche ormai non si possono più guardare con disprezzo e ironia. Potremmo lasciare alle prossime generazioni troppe macerie, deserti e sporcizia” si legge nel Laudato si’. “Siamo noi i primi interessati a trasmettere un pianeta abitabile per l’umanità che verrà dopo di noi” spiega Bergoglio, “lo stile di vita attuale, essendo insostenibile, può sfociare solamente in catastrofi”.

Indispensabili istituzioni mondiali più forti. Invertire il degrado ambientale e creare sviluppo sostenibile rende “indispensabile lo sviluppo di istituzioni internazionali più forti e efficacemente organizzate”, nell’enciclica il Papa ricorda la proposta di Ratzinger di una Autorità politica mondiale.

No cereali transgenici e vivisezione. “L’estendersi delle coltivazioni di cereali transgenici distrugge la complessa trama degli ecosistemi, diminuisce la diversità nella produzione e colpisce il presente o il futuro delle economie regionali” denuncia papa Francesco. Secondo Francesco, “qualsiasi uso e sperimentazione esige un religioso rispetto dell’integrità della creazione”. Per questo definisce “contrario alla dignità umana far soffrire inutilmente gli animali e disporre indiscriminatamente della loro vita”.

 

Proprietà casa fondamentale. “La proprietà della casa ha molta importanza per la dignità delle persone e per lo sviluppo delle famiglie. Si tratta di una questione centrale dell’ecologia umana”. “La mancanza di alloggi è grave in molte parti del mondo – aggiunge Bergoglio -. Non soltanto i poveri, ma una gran parte della società incontra serie difficoltà ad avere una casa propria”.

Scomparsa di cultura è più grave di estinzione specie. “E’ indispensabile prestare speciale attenzione alle comunità aborigene con le loro tradizioni culturali. Non sono una semplice minoranza tra le altre, ma piuttosto devono diventare i principali interlocutori, soprattutto nel momento in cui si procede con grandi progetti che interessano i loro spazi”.

Una rivoluzione ecologica. Il Papa chiede “una rivoluzione ecologica”, nuovi stili di vita a apre anche alla possibilità di “esercitare una sana pressione su coloro che detengono il potere politico, economico e sociale”. “E’ questo – scrive Bergoglio – ciò che accade quando le scelte dei consumatori riescono a modificare il comportamento delle imprese”.

Trasporto pubblico. Il trasporto pubblico è un “trattamento indegno delle persone a causa dell’affollamento, della scomodità o della scarsa frequenza dei servizi e dell’insicurezza” scrive papa Francesco in uno dei passaggi. “Molti specialisti concordano sulla necessità di dare priorità ai trasporti pubblici. Tuttavia alcune misure necessarie difficilmente saranno accettate in modo pacifico dalla società senza un miglioramento sostanziale di tali trasporti”.