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Grazie al leader della Lega, ma un po’ di merito ce l’hanno anche Davide Casaleggio, Luigi Di Maio e Marco Travaglio, va finalmente in soffitta la tesi balorda e scientificamente infondata che il nuovo secolo avrebbe portato alla fine della dicotomia fra destra e sinistra. La destra c’è e si presenta sulla scena internazionale con caratteri molto netti. Non c’è idea, proposta, valore che non provengano dal mercato dell’usato di quel mondo. Non è pensabile, quindi, con quel mondo avere nulla che non sia uno scontro, non fra avversari ma fra nemici. Grazie a dio è tornato il nemico, evviva.

I CONFLITTI NAZIONALI TRA SOVRANISTI SONO INEVITABILI

La gratitudine verso Matteo Salvini dovrà essere maggiore anche perché con questa “mossa” europeista il capo leghista aiuta a capire che questo movimento sovranista ha una data di inizio ma comincia a vedere una data di morte. Un’Europa governata da forze xenofobe, di volta in volta servile verso Donald Trump o verso Vladimir Putin, chiusa in un nazionalismo impraticabile nell’era della internazionalizzazione irreversibile porterà a conflitti nazionali che faranno frantumare il loro giocattolo. Su tutte le scelte principali, sulle quali le vecchie coalizioni europeiste cercavano confronti, avremo conflitti fra le forze del manifesto sovranista. Non sono un catastrofista, ma basta osservare come si muovono i leader di destra nel proprio Paese, a cominciare da Salvini, e quello che pensano di fare se diventassero forza maggioritaria in Europa, per capire che politicamente, dopo l’eventuale successo europeo, ce li toglieremo dalle scatole abbastanza rapidamente…..

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