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Si inaugura oggi il World Congress of Families di Verona. È singolare il fatto che si chiami congresso delle famiglie, al plurale, come se gli organizzatori e i partecipanti tenessero in considerazione tutti i tipi di nuclei familiari, quando invece viene messa sul piedistallo esclusivamente la cosiddetta famiglia tradizionale, il fulcro delle loro battaglie. Ancor più curioso il fatto che i principali sostenitori di questo concetto annacquato non abbiano una famiglia tradizionale con buona pace del ministro Fontana, che patrocina l’evento – anche se non è chiaro a che titolo.
Il vizio di forma alla base di tutto è l’acrimonia che si cela in ogni molecola del congresso. Che danno facciano le altre famiglie ai fautori di quella tradizionale non è dato sapersi. Soprattutto viene da chiedersi il motivo per cui, nel 2019, ci debba ancora essere una classificazione di famiglie di serie A e famiglie di serie B, e perché stiamo ancora qui a parlare di famiglia “naturale” quando questo concetto è stato dichiarato antiscientifico e privo di fondamento da più parti del mondo accademico. Anche però volendo accettare questa contorta logica dai tratti medievali, il risultato che viene fuori è solo l’esaltazione dell’ipocrisia. I principali politici che presenzieranno al congresso sono Matteo Salvini e Giorgia Meloni, due individui parecchio distanti da quell’immagine di famiglia che vogliono rappresentare….