[fonte]

Governare con i cinque stelle avrebbe dato ai dem un ruolo ancillare senza disinnescare politiche reazionarie e anti sviluppo. E Salvini leader dell’opposizione ora sarebbe più forte.

articolo dedicato al rapporto fra M5s e Pd è stato molto discusso. Il titolo, fedelmente ripreso dal mio testo, che proclamava che sui grillini avesse avuto ragione Matteo Renzi e torto Massimo D’Alema, accanto a evidenti consensi, ha sollevato dissensi di vario tipo. Alcuni divertenti, come quelli che sostengono che Renzi non può mai aver ragione. Altri, invece, dedicati al tema del pericolo di destra che, con Matteo Salvini al governo, si è amplificato mentre un’alleanza Pd-cinque stelle e avrebbe emarginato l’ala xenofoba e sovranista.
Non intervengo nel merito della “questione Renzi” e tanto meno su chi pretende che io sia diventato renziano o che lo sia sempre stato, ancorché camuffato. Sono cretinate e voltiamo pagina. Né mi interessa stabilire il tasso di dalemismo dei miei pensierini. Ho scritto più volte che l’amicizia e l’affetto fra me e D’Alema non escludono contrasti su questioni politiche. Fra persone libere ci si confronta.

UN’ALLENAZA CON IL M5S AVREBBE UCCISO DEFINITIVAMENTE IL PD

Torniamo così alla questione principale che riguarda in parte ieri, ma parla molto di oggi. La mia convinzione è che il governo Pd-M5s sarebbe stato, al pari del governo M5s-Lega, una rovina del Paese ma soprattutto la rovina definitiva della sinistra. Il Pd è uscito mortificato dal voto e consegnato dal voto stesso a un’area non di governo. Andare al governo caparbiamente, anche quando gli elettori non vogliono che tu stia lì, è segno di straordinaria ottusità.

I sostenitori del governo Pd-M5S sostengono che Salvini, fuori dal governo, si sarebbe sgonfiato ovvero sarebbe rimasto alle cifre del voto scorso. Illusi

Governare con i cinque stelle in posizioni di dominio avrebbe dato al Pd un ruolo ancillare su tante questioni senza evitarci il dramma dell’intolleranza, dell’odiosità di politiche anti-immigrazione e securitarie, che i pentastellati non hanno subito da Salvini ma che hanno accettate perché connaturate alle scelte reazionarie di Grillo e Casaleggio, primo e secondo. Sulle politiche dello sviluppo il Pd avrebbe dovuto condividere tutte le idiozie anti-sviluppiste del M5s e condannare una grande storia della sinistra del lavoro e del progresso alla morte civile. E Matteo Salvini? I sostenitori del governo Pd-5stelle sostengono che il leader del Carroccio, fuori dal governo, si sarebbe sgonfiato ovvero sarebbe rimasto alle cifre del voto scorso. Illusi. Consegnare la bandiera di tutta l’opposizione a Salvini l’avrebbe portato alle cifre di oggi e persino a qualche decimale in più.

IL MOVIMENTO 5 STELLE NON HA AFFIDABILITÀ DEMOCRATICA

Questa comunque è una discussione su ieri. E oggi? Non ho cambiato idea. Non c’è nessun segno nel gruppo dirigente del Movimento 5 stelledi affidabilità democratica. Continuano protervi a sostenere le loro quattro idee comprate al mercato dell’usato. Sono intolleranti e poco affidabili democraticamente. Non hanno in testa alcuna idea di Paese. Gliela possiamo mettere noi con i nostri “grandi” leader? Pia illusione. Presuntuosa illusione.