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La nuova vita delle FARC

Da organizzazione guerrigliera a partito politico: la complessa transizione dell’ex gruppo combattente colombiano

Simone Scaffidi ha lavorato in Guatemala e Ecuador, dove si è occupato di mascolinità alternativa, questioni di genere e accompagnamento migranti. Ha curato “Comincia adesso. Fughe ed evasioni quotidiane” per Eris Edizioni e collaborato con La Repubblica, Il Manifesto, Giap!, Carmilla, Graphic News.
Marco Dalla Stella lavora come cooperante a Maputo, Mozambico. Ha collaborato con progetti in difesa dell’infanzia e dei richiedenti asilo in Messico ed Ecuador. Ha scritto per La Repubblica, The Post Internazionale e altre testate. Cura il programma radio Avenida MIranda, trasmesso da Radio Città del Capo.

Q uando la oramai ex guerrigliera olandese si presenta lo fa usando il suo vero nome, Tanja. Quello di battaglia, Alexandra, per il momento giace in disparte, assieme alla tuta mimetica e agli AK-47 incrociati sulla bandiera colombiana. Tanja Nijmeijer, classe 1978, ci accoglie nello Spazio Territoriale di Formazione e Reincorporazione (ETCR) “Carlos Patiño” di La Elvira, una delle 26 aree create per favorire il reintegro degli ex combattenti delle FARC. Raggiungere una qualsiasi di queste zone significa avventurarsi in lunghi viaggi in minibus fra i monti colombiani, prima di dover affittare una motocicletta – o un fuoristrada – e lanciarsi in tortuose strade sterrate fra paesaggi che tolgono il fiato e posti di blocco dell’esercito. Non di rado ci si trova ad attraversare appezzamenti verdissimi di una pianta autoctona che a questi climi cresce rigogliosa: la coca.