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Fermo di una settimana nello stabilimento di Grugliasco, dopo che due settimane fa il ritmo produttivo era già stato ridotto da 78 a 72 vetture al giorno. La Fiom: “Evidentemente la riduzione delle vendite è più marcata del previsto”

di STEFANO PAROLA

Maserati, il mercato non tira: operai ancora in cassaAncora cassa integrazione alla Maserati di Grugliasco. Le officine di corso Allamano rimarranno ferme per una settimana, dal 2 al 6 novembre, con circa 2 mila lavoratori che rimarranno in “cig”. Lo ha annunciato Fca ai rappresentanti sindacali della fabbrica. La decisione, spiega il segretario regionale Fismic Vincenzo Aragona, “è dovuta alla congiuntura del mercato, stabile nei prossimi mesi e alla necessità di un riassetto organizzativo all’interno dell’azienda per la collocazione di circa 550 lavoratori nello stabilimento di Mirafiori entro il 30 ottobre”.

Lo stabilimento si era già fermato per due giorni di cassa il 24 e 25 ottobre. Quella fermata serviva per adeguare gli impianti a un ritmo produttivo più lento, che ha fatto calare la produzione giornaliera da 78 a 72 vetture. In questo modo l’organico della Maserati si è alleggerito di circa 600 addetti, che erano in distacco da Mirafiori e che sono stati quindi messi in cassa integrazione. Ora arriva dunque un nuovo stop, di una settimana intera. “È evidente che la riduzione dei volumi della Maserati, purtroppo, è più marcata di quanto si prevedesse, visto che era stata dichiarata la “fine” della cassa per Grugliasco”, commenta Federico Bellono, leader provinciale della Fiom-Cgil.