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Il New York Times anticipa i risultati di un’inchiesta condotta da analisti dell’intelligence. Lo Us Central Command ha falsificato le notizie sull’andamento delle operazioni

WASHINGTON – I vertici militari dello Us Central Command (Centcom), che coordinano le operazioni americane contro l’Is in Iraq e in Siria, hanno manipolato i rapporti preparati dagli uomini dei servizi, dandoalla Casa Bianca, al Pentagono e al Congresso informazioni distorte sull’andamento della guerra. Il sospetto circola da tempo e oggi il New York Times – che un mese fa rivelò l’apertura di un’inchiesta da parte del Pentagono – svela che a questa conclusione è giunto un gruppo di analisti dell’intelligence Usa. Notizie sull’effetto dei raid aerei compiuti sulle roccaforti jihadiste o sulla reale preparazione delle truppe irachene sarebbero state falsificate. Obiettivo: mostrare ai vertici dello Stato un quadro più roseo, più positivo della lotta ai militanti dello stato islamico.

Gli analisti stanno esaminando tutti i rapporti inviati dagli 007 agli ufficiali del Centcom, facendo il confronto con le carte poi giunte sul tavolo anche del presidente Barack Obama. “L’indagine verificherà – ha spiegato un portavoce dell’ispettore generale del Pentagono – se ci sono state falsificazioni e insabbiamenti sul fronte delle informazioni o se ci sono stati ritardi nel fornirle alle autorità competenti. Esamineremo ogni singola responsabilità e ogni cattiva condotta o falla sarà perseguita”. La vicenda  – sottolinea il Nyt – potrebbero in parte spiegare alcune discrepanze tra la descrizione dell’andamento delle operazioni in Iraq fatta dalla Casa Bianca e dal Pentagono negli ultimi mesi e la realtà della situazione sul campo, dove l’Is arretra meno del previsto.